Affacciata sui giardini, circondata su ogni lato dalla luce e dal verde, arricchita da luci, marmi e stucchi pregiati, modernissima nel concept dei servizi, coccolata da amplissime sale da bagno.
Pare che il tempo si sia fermato, qui. Nel balcone che si affaccia sul giardino della Villa, nella luce che si riverbera e si stempera tra le chiome degli alberi e nelle macchie del biancospino, nell’azzurro del mare di Gallipoli che in lontananza si scorge, quasi un’emozione liquida, un miraggio, è possibile riascoltare le voci di un discorrere piano. “Si parlava di felicità”, scrive infatti la critica d’arte e raffinata gourmet Titti Pece nel delizioso Quoquo. Come le api al miele. Salento. Paesaggi e percorsi del gusto dall’occhio al palato, “tra Alezio e Sannicola, nei pressi della Lizza, negli anni che videro il secolo dei Lumi trasmutare nel secolo degli eroi romantici. Ne parlavano – incontri tra amici, in campagna – Giovanni Presta, il marchese Palmieri, Bartolomeo Ravenna, Filippo Briganti: tutti gallipolini, tranne il marchese, che veniva da Martignano. E tutti appassionati di ulivo, di olive, proprietari di uliveti da queste parti; nonché, tutti, fini intellettuali. Trascorrevano le loro villeggiature ognuno nel proprio podere: nei casini che già erano come ville, veri luoghi di ‘otium’ circondati da ameni giardini: rimanendo pur sempre – perciò non si chiamavano ville – luoghi dove si svolgeva parte del lavoro agricolo. Nei palmenti si faceva la lacrima e quel vino nutriva del suo umore il piacevole dire di ‘felicità’ di quei fini intellettuali. Nei frantoi si estraeva l’olio d’oliva che a sua volta alimentava le loro idee sull’utilità sociale dell’agricoltura. L’otium era fatto di queste cose, soprattutto: e il tempo trascorso in campagna, tenendo lontano gli uomini dai ‘negozia’, più li avvicinava all’etica e consentiva loro anche di praticarla. E molto si discuteva di olive, delle loro varietà, delle tecniche colturali degli uliveti”. Ecco che allora quel tempo fa capolino, nelle stanze al piano nobile, insieme alla luce accecante schermata dalle austere gelosie. Ecco che si acquatta nell’ombra, mentre divani capitonné ed eleganti arredi in radica inducono ad altre, non meno raffinate, atmosfere. Vasta e accogliente, la suite di Villa Ravenna mantiene le sue promesse, regalandovi una vacanza su misura. Lo champagne di benvenuto, le cene in terrazza, l’ingresso agli esclusivi eventi musicali che punteggeranno le notti estive, le giornate in uno dei più raffinati lidi della costa jonica, il relax nella spa, il drink a bordo piscina con l’ultimo bagno della giornata, la disponibilità di un cucina super attrezzata, camere curatissime nei particolari dotate di ogni confort e arricchite da amplissime sale da bagno. Tutto è armonia, joie de vivre, quieto, divertente, eccitante, trascorrere del tempo. Un lusso così non l’avete mai vissuto.
Servizi in camera
Tv color – Condizionatore- Vasca idromassaggio – Frigobar – Cassaforte
Prima colazione
Utilizzo piscina esterna
dalle ore 09:00 alle ore 19:00
Info e prenotazione camere:
villaravennasrl@gmail.com